06-08-2025
DA MONASTERACE A MONGIANA LUNGO LA VIA DEL FERRO
I villaggi calabresi fonti della metallurgia italiana
Il 12 luglio 2025 si è tenuto presso il terrazzo della Biblioteca Agafray di Monasterace (RC) il convegno "Da Monasterace a Mongiana lungo la via del ferro". L′incontro ha avuto inizio con la presentazione della Presidente dell′Associazione Culturale Agafray, che ha anticipato ai presenti gli argomenti che sarebbero stati più ampiamente trattati dal Prof. Francesco Cuteri, per la illustrazione della storia delle ferriere calabresi posizionate lungo la Valle dello Stilaro e precisamente intorno ai Comuni di Monasterace, Bivongi, Pazzano, Stilo e Mongiana. In particolare il territorio di questi comuni costituiva il principale polo siderurgico della Calabria e dell′Italia, con alto livello produttivo fino al 1865, che occupava all′epoca circa 4.000 persone tra lavoratori presso le miniere, gli altiforni, le officine, gli uffici amministrativi, guardie, ecc. La fonderia di Mongiana aveva raggiunto un elevato livello di specializzazione nella produzione delle armi. Nella gestione e produzione del settore della metallurgia, emersero due distinte valutazionI dell′assetto organizzativo e gestionale degli impianti del polo siderurgico calabrese ed in particolare della fonderia di Mongiana. Con l′unificazione del territorio italiano, prevalse la valutazione che non valutava positivamente l′efficenza gestionale e produttiva della fonderia di Mongiana e, conseguentemente, di tutte le altre realtà metallurgiche distribuite sul territorio; è iniziata così una graduale dismissione dei vari centri produttivi, con il trasferimento al nord Italia delle infrastrutture e anche delle competenze professionali. Ora sono visibili sul territorio delle serre i resti archelogici dei villaggi (chiese, case, altiforni, officine, ecc.) distribuiti attorno al monte Consolino, che furono per diversi decenni fiorenti punti di produzione e di scambi commerciali, strettamente collegati con la città di Napoli sia via mare che per terra. Nel filmato accluso è riportato l′intervento del Prof. Francesco Cuteri.